1976 – 2011 35mo SOCIETA’ VETERANI POMPIERIMENDRISIO E DINTORNI
“ Dormiglioni “ è il soprannome appioppato a Mendrisiensi da tempi ormai remoti e ancora no sappiamo se a torto o a ragione… ed è qui che scherzosamente anche alludere al lungo travaglio avuto per validamente costituire anche fra noi la beniamina delle società Veterani Pompieri sezione di Mendrisio…
Così scriveva il primo presidente della sezione Guido Sulmoni sull’opuscolo del 28° Raduno Cantonale Veterani Pompieri organizzato a Mendrisio il 10 settembre 1978.
Già nella seduta del comitato cantonale tenutasi a Locarno il 17 settembre 1972 il signor Luini, presidente della sezione di Lugano prende contatto con il Cdt. del Corpo Civici Pompieri di Mendrisio Cap Ezio Bellati informandolo delle difficoltà che le società esistenti incontrano nell’organizzazione del Raduno Cantonale 1973, buona occasione per Mendrisio; l’organizzazione del Raduno con la costituzione di una nuova sezione.
Per quanto concerne la costituzione di una nuova sezione, egli ritiene, pur auspicandone la realizzazione, che l’iniziativa dovrebbe logicamente partire non dagli attivi, ma dai veterani.
Parecchie furono ancora le insistenze da parte del comitato cantonale.
Così il giorno venerdì 22 agosto 1975, presso il deposito pompieri di Mendrisio, il Cdt. Ezio Bellati convoca tutti gli ex Uff. , Suff. e pompieri ad un riunione per una eventuale costituzione della nuova società.
Solo 7 furono allora i presenti.
Dopo breve discussione dei pochi presenti che si dichiararono d’accordo di costituire anche a Mendrisio una società Veterani pompieri così desiderata dalle consorelle di Bellinzona, Biasca, Chiasso, Locarno e Lugano.
Si affida l’incarico ai Sigg. Guido Sulmoni e Giuseppe Belloni, il primo come presidente, il secondo come segretario – cassiere, di rappresentare in primo luogo, la costituente società ed in secondo luogo di studiare la costituzione definitiva con la collaborazione del Cdt. Ezio Bellati.
Il 4 giugno 1976 presso il deposito del Corpo Pompieri di Mendrisio, 13 presenti e 13 giustificati, sotto la direzione del Cdt. Bellati, dopo una breve cronistoria sulla costituente società e sull’attività che dovrebbe svolgere, più che altro ricreativi, atta a consolidare i rapporti degli ex pompieri mediante riunioni, passeggiate e qualche buona seduta a… … tavola.
Dopo avere esaminato e approvato all’unanimità lo statuto, viene stabilita la tassa annua minima di fr. 10.– .
Nella trattanda nomina del comitato direttivo, vengono confermati in carica il presidente ed il segretario – cassiere del comitato promotore, che accettano.
A completare il comitato vengono proposti: Gino Bernasconi, Silvano Bernasconi e Emilio Gerosa.
Quali revisori vengono proposti il Cdt. Ezio Bellati e il socio Bruno Valsangiacomo.
Alle eventuali il Cdt. Annuncia che CCP di Mendrisio ha stanziato fr. 500.–a fondo perso per la cassa della nuova società.
Furono così 19 i primi soci iscritti del CCP di Mendrisio e 13 dei comuni consorziati.
Questa in sintesi è la cronistoria sulla nascita della nostra sezione.
Difficile ora la mia intenzione in questo 35mo di riassumere (in periodi diversi se la redazione del giornale me lo permette ), in un’unica definizione il sentimento che contraddistingue i molti pensieri che si intrecciano attorno alla figura del veterano pompiere. L’uomo che, al pari di altri impegnati nei più disparati settori della vita comunitaria del paese, si è adoperato negli anni a favore di un ideale, al regolare procedere della vita della propria gente nonché dello sviluppo di quella collettività cui appartiene e che ha contribuito attivamente a forgiare , difendendone e valorizzandone con appassionato slancio i valori civili più alti e lodevoli.
Ho vissuto l’esperienza di veterano pompiere e ne conosco tanti altri, ma non mi è facile dire con poche parole ciò che portiamo scolpito nel nostro cuore . Ci provo con alcune righe tra le quali cercherò di far emergere a mio modesto avviso il forte legame con il passato e la passione intatta del presente.
Un trascorso fissato da uno scatto fotografico, un ricordo cartaceo da alimentare con la memoria, quella di chi di quella immagine sa cantarne mirabilmente melodia e parole, tramandandone il vivo contenuto con l’entusiasmo vissuto ieri.
… – Ritai d’una vita d’un corp stampaa ‘ n sula carta, che tacum sü insci ala böna da pudé, ogni tant, fa pasà e na indré in dal temp, paar chi sa regorda di bei o di brütt mument pasaa insema.
Cen, scenet e scemat fai in deposit dürant i pichitt, paar divertis o fa divertì
Facc d’amis che ghé più, indafaraa a scmurzà un quei fööc o metüü in pusiziün
da ritratt, qusi da savel, urgugliuus, che anca lur fasevan part da quesctu Corp.
Futugrafii da tütt i razz, fai cun ‘na machineta da tri gheii, na quei v’üna béla, l’altra fösca o scüura da quasi fa fadiga a ricugnös la persona, ul grüpp o ul posct in dua l’è staia faia.
Altri inveci fai da person dal mescteé cun machin scpeciaii, bei, ciaar, cun cüraa anca l’iquadradüra,’ l’umbra, ul suu, la pusiziün…, però tütt ai gan ul sctess valur; sempre bei da fa pasà.
Tegnemai da cünt, guardemai adasi adasi, a v’üna a v’üna e vedarii che n’bott rivaa in funt, anca senza ricugnös nisün o senza savé ul siit, l’ura o ul dì, si riüsii a mett insema un tocc da storia di nosct pumpieér…
Continuerò, se me lo permetteranno, a ricordare personaggi carismatici del nostro corpo, e a qualche avventura di personaggi simpatici e indimenticabili .